Nota su stato attività Uffici Urbanistica inviata al Comune di Crotone

Nota su stato attività Uffici Urbanistica inviata al Comune di Crotone

Egr. Sig. Sindaco Comune di Crotone Dott.
Ing. Vincenzo VOCE

Egr. Ass. Urbanistica Comune di
Crotone Dott.
Ing. Luca BOSSI

Egr. Dirigente Settore 4 – Governo del
Territorio Comune di Crotone Dott.
Ing.Clara Caroli

 

    Con
la presente nota desideriamo porre alla sua attenzione quanto discusso nei
recenti incontri del 29/03/2022 e dell’11/05/2022, presso la sede comunale
facendo anche una breve sintesi del percorso normativo che si è sviluppato
nell’ultimo periodo sull’argomento “Piano Casa” e delle brevi note finalizzate
ad offrire una possibile soluzione per la definizione di talune situazioni.

            In
un momento storico nel quale il settore trainante è l’edilizia, legata
all’ambito delle ristrutturazioni con i bonus fiscali, in particolari con il
Super bonus 110%, i tecnici sono stati chiamati a cercare di mettere ordine
alle varie situazioni di non conformità urbanistica riscontrate sui fabbricati
prima di procedere ad eseguire gli interventi, ma si sono trovati di fronte ad
una macchina amministrativa già appesantita dall’ordinario e, soprattutto,
sotto dimensionata.         

   Numerose sono
state le peripezie dei tecnici, nel tentativo di acquisire documentazione
progettuale depositata presso gli archivi comunali, facendo richieste di
accesso agli atti, la maggior parte delle quali evase dopo diversi mesi e quasi
sempre con esito negativo circa la presenza di documentazione in possesso
dell’ente comunale.

            Con
l’istituzione di un tavolo tecnico si è creato il confronto con l’amministrazione
comunale per la discussione di tutti i casi particolari riscontrati dai tecnici
comunali nell’esame delle pratiche presentate dai tecnici per risolvere le non
conformità urbanistiche riscontrate sui fabbricati.

   Sono stati indicati e condivisi dal
tavolo tecnico dei percorsi da intraprendere per effettuare nella maniera più
corretta le sanatorie edilizie, richiamando gli aumenti volumetrici della legge
n.21/2010 “Piano Casa”.

            Successivamente,
in data 23/11/2021 la sentenza della Corte Costituzionale ha dichiarato
illegittime le modifiche apportate dal Consiglio regionale nel mese di agosto
dello scorso anno (legge regionale n. 10
del 2020) agli articoli 2, 3 e 4 della legge regionale n. 21 del 2010 il c.d.
“Piano casa”.

    La sentenza, in estrema sintesi, ha
dichiarato illegittimi:

–      
per
gli
interventi di ampliamento: la variazione delle destinazioni d’uso,
la variazione del numero di unità immobiliari, l’ulteriore incremento delle
percentuali di volume/superficie ed il mutamento fra più tipologie di destinazione
d’uso;

–      
per gli
interventi di demolizione e ricostruzione
: la possibilità di riposizionare l’edifico all’interno dell’area di
pertinenza ed il superamento delle altezze massime in deroga agli strumenti
urbanistici;

–      
l’ambito
temporale di applicazione della legge esteso al 31.12.2009 e la proroga al
31.12.2021.

In conseguenza di tale sentenza il
dirigente generale dell’assessorato ai lavori pubblici della regione Calabria
ha emanato una circolare nella quale è stato evidenziato come:

–      
la
disposizione dichiarata incostituzionale continui ad esplicare i suo effetti
per tutti quei rapporti costituitisi
prima della sentenza;

–      
gli
incrementi percentuali di volumetria tornano ad essere quelli della norma previgente;

–      
La legge
regionale n. 23 del 2021 (su cui al momento non esiste declaratoria di incostituzionalità)
che proroga al 31.12.2022 gli interventi del Piano casa è “tutt’ora vigente e
pienamente efficace”.

            L’emanazione
della circolare regionale l’Ufficio Tecnico del Comune di Crotone ha avuto
notevoli ripercussioni sul lavoro dei tecnici e sull’esecuzione di taluni
interventi edilizi.

            In
particolare la problematica afferisce i procedimenti amministrativi pendenti relativi
a istanza di scia e di permesso di costruire in sanatoria presentate in vigenza
della legge regionale n. 21/2010 (cd. Piano casa regionale in parte dichiarata
incostituzionale con sentenza n. 219/2021), pertanto si formulano di seguito
alcune brevi note finalizzate ad offrire una possibile soluzione per la
definizione delle pratiche senza pregiudizio degli interessi della p.a. e dei
privati.

            In
primo luogo, occorre premettere che ai fini della ammissibilità dell’istanza di
sanatoria la normativa statale (art. 36 DPR n. 380/2001) richiede che sia, in
ogni caso, rispettato il requisito della cd. “doppia conformità” ossia che
l’intervento sia conforme alla disciplina urbanistica vigente sia al momento
della sua realizzazione sia al momento della presentazione della relativa
domanda.

            Si
rileva poi, al riguardo, che sulla scorta di quanto affermato dalla Corte
Costituzionale con la sentenza n.107/2017è da ritenersi legittima la
possibilità di sanare eventuali abusi col “piano casa”, ma resta ferma la
necessità che sia assicurata la doppia conformità. Tale possibilità è stata
peraltro, a livello normativo, espressamente consentita da alcune discipline
regionali mentre è stata solo per prassi riconosciuta anche nell’ambito di
competenza della Regione Calabria. Tuttavia, si rileva che gli uffici comunali
avrebbero, in questo caso, dovuto più correttamente pronunciarsi nel senso
dell’improcedibilità di simili istanze invitando i proponenti a ripresentarle
nelle modalità più congrue dell’accertamento di conformità ai sensi e per gli
effetti dell’articolo 36 DPR n. 380/2001.

            Tuttavia,
anche al fine di non pregiudicare le numerose e legittime aspettative degli
istanti (tenuto altresì conto che su molti degli immobili sulle quali è stata
presentata la sanatoria sono in corso interventi edilizi di Superbonus 110%)
sarebbe opportuno che venissero fornite indicazioni uniformi al fine di
definire le pratiche pendenti.

            Tali
indicazioni potrebbero prevedere che gli uffici comunali facciano richiesta
agli istanti interessati di presentare, entro un congruo termine una domanda di
rettifica del permesso di costruire in sanatoria affinchè l’iter di valutazione
possa riprendere e concludersi secondo le modalità di cui all’articolo 36 DPR
n. 380/2001.

            La
circostanza per cui alcune parti della legge regionale n. 21/2010 abbiano
formato oggetto di declaratoria di incostituzionalità non si ritiene possa
avere riflessi ai fini dell’esame delle domande di sanatoria. La legittimità
dell’intervento dovrà, infatti, in ogni caso essere valutata in rapporto alla
normativa vigente al momento della presentazione della domanda di sanatoria
(che dovrà essere antecedente al 23 novembre 2021). Peraltro trattandosi di
interventi edilizi già realizzati prima della declaratoria di incostituzionalità
si ritiene a maggior ragione che essa non possa avere in tal caso effetti travolgenti.

            C’è
anche da rilevare l’orientamento della recentissima proposta di legge regionale
sulla Rigenerazione Urbana che riprende, ed anzi amplifica, alcuni aspetti
della Legge c.d. Piano Casa.

            Pertanto
si chiede di dare un cortese riscontro su quanto formulato e si resta a
disposizione per un proficuo confronto.

 

Il
Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Crotone 

f.to     Ing. Antonio Grilletta

Il
Presidente dell’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Crotone 

f.to     Arch. Francesco Livadoti

Il
Presidente del Collegio dei Geometri della Provincia di Crotone f.to       Geom. Leonardo Marinello

Il
Presidente dell’Ordine dei Periti Industriali della Provincia di Crotone 

f.to     P.I. Raffaele Scicchitano